Premio Raffaele Pezzuti per l’arte
La mia opera Di)venire Napoli #1 è stata selezionata tra i dieci finalisti della I edizione del Premio “Raffaele Pezzuti” per l’arte.
Il concorso, indetto dal comune di Napoli, richiedeva la progettazione di un’opera di arte pubblica per le Stazioni dell’Arte della metropolitana e aveva come tema ” Napoli da sotto in su”
I dieci artisti finalisti sono stati selezionati da Maria Corbi responsabile gestione patrimonio artistico ANM e da Marco Izzolino curatore del premio.
La presentazione dei dieci progetti finalisti si terrà il prossimo martedì 15 marzo alle ore 18.30 presso il Motor Village Napoli, in corso Meridionale, 53.
All’evento prenderanno parte il Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, l’Assessore ai Giovani, Alessandra Clemente, l’Amministratore Unico di ANM, Alberto Ramaglia e la Dealer Manager di Motori Village Napoli, Cristiana Alicata.
In occasione dell’esposizione, la commissione valuterà le opere. Il vincitore sarà comunicato nei giorni successivi insieme alla data della cerimonia di istallazione presso il tunnel di raccordo tra la stazione Fuga della Funicolare Centrale e la stazione Vanvitelli.
Ecco la mia opera
Di)venire #1. Napoli è un’opera fotografica progettata per il sottosuolo e appartiene alla serie Flusso Stenopeico.Per la realizzazione di quest’opera ho utilizzato il foro stenopeico, antesignano della macchina fotografica, sperimentando una tecnica a cui ho dato il nome di Flusso Stenopeico: mentre impressiono la pellicola, riavvolgo il rullo creando un’immagine di movimento che supera i limiti del fotogramma, ne viene fuori un’unica striscia di immagini senza interruzioni; una fotografia lunga 36 fotogrammi.
L’intento è quello di portare la città visibile nei suoi sotterranei. Una lunga striscia, immagine astratta dei luoghi più rappresentativi di Napoli, mostra ai passeggeri della metropolitana ciò che vedrebbero, se il treno camminasse invece per le piazze e per le strade della città. L’immagine infatti, mostra una città come se fosse vista da una treno in corsa, un paesaggio di colori che scorre velocemente davanti agli occhi; la realtà rappresentata è distorta, velocizzata, sovrapposta a se stessa e trasmette delle sensazioni cittadine come la frenesia o il caos che sono proprie della metropoli moderna. L’installazione di quest’opera prevede una stampa diretta su plexiglass per amplificare l’idea della città vista dal finestrino del treno e per rendere l’opera stessa una finestra sul mondo sovrastante e ha il preciso intento di mostrare il cambiamento della città per un tempo in uno spazio. Utilizzando il treno sotterraneo infatti, i cittadini si spostano nella città entrando sottoterra in un punto e risalendo in un altro più o meno lontano quindi invece di attraversare la città in superficie, gli passano dentro ed escono trovandola cambiata senza però aver assistito alla sua modificazione. Ecco dunque la città immobilizzata nella durata del suo cambiamento.
Altre opere della serie Flusso Stenopeico le potete visionare qui