Imago Mundi
Sono molto felice di fare parte della sezione Autori della Campania per la collezione Imago Mundi di Luciano Benetton. Sono onorata di essere in questa collezione insieme ad artisti che stimo e per questo ringrazio la curatrice indipendente Chiara Pirozzi che mi ha invitato ad essere parte di questo progetto!
E’ora disponibile il catalogo “DONI – Authors from Campania” a cura di Chiara Pirozziche scrive: “Doni è un omaggio che un gruppo di autori, oltre i termini geografici della Campania, dedica al progetto Imago Mundi e alla sua filosofia; un’eco che vuole raggiungere tutte le menti lucide ed entusiaste di agire sempre nel rispetto delle culture dell’amore per le differenze.”
A tutti gli artisti selezionati è stata consegnata una tela 10×12 cm su cui realizzare un’opera da donare alla collezione.
Ecco la mia opera Dettaglio di Gorgoneion 1 che fa parte del mio lavoro Gorgoneion
Questo lavoro nasce da una confusione.
Lo smarrimento di chi cammina senza mappa, senza la sicurezza di un percorso tracciato. Qual è la strada giusta per il nord? Forse non c’è, saltano gli schemi, i punti cardinali si spostano di continuo e allora bisogna reinventarsi giorno dopo giorno e imboccare nuovi sentieri, senza perdersi, senza smettere di camminare.
Dice la legge di conservazione dell’energia meccanica che l’energia potenziale sommata all’energia cinetica crea il lavoro delle forze non conservative. Mi chiedo se questa legge sia ancora vera. Non c’è più riscontro nella realtà rispetto al fatto che le capacità, unite all’ azione, diano lavoro. Mi sono ritrovata dunque ad indagare questa condizione, che è anche la mia, di essere giovane e allo sbaraglio. L’ho fatto attraverso i volti di altre persone, ho cercato in loro quell’energia profonda che sentivo in me ma che non riuscivo a tirare fuori. Mi guardo nel volto di persone come me e altre da me, mi cerco nei loro occhi e mi ritrovo in quella luce, giovane e indefinita.
“Il greco usa il termine gorgoneion per designare la figura fissa e visibile di un originale vivente ma inaccessibile allo sguardo”. Sono viventi e vere le persone che ritraggo, è inaccessibile allo sguardo il modo in cui lo faccio. Cerco di trasformare il loro sguardo nel mio, voglio mostrarmi attraverso di loro.La non definizione è meno forte dell’energia sprigionata dagli sguardi, guizzi di luce impazzita di chi impara ad orientarsi con le stelle.
Questa è l’unica realtà che conosco e la mia confusione, espressa, si dirada.