Quello che non vuoi dimenticare
Il 26 maggio alle 18.00 a Palazzo Fondi inaugura la mia mostra personale “Quello che non vuoi dimenticare” a cura di Marco Izzolino.
Sono felicissima di essere stata invitata da L’Arsenale di Napoli a partecipare a questo progetto di arte immateriale, che mi ha spinto a mettermi in gioco e a creare un’installazione site specific che parte dalla fotografia, anche se non ci sono immagini da vedere. Come in una camera oscura, dove le immagini latenti diventano reali, piccole scintille sonore risveglieranno nella testa del pubblico una serie di immagini che sono sopite nella memoria.
Scrive Marco Izzolino: “L’installazione è specificatamente creata per la sala circolare di Palazzo Fondi, un ex mausoleo ai caduti del primo conflitto mondiale – che dovrebbe costituire un luogo della memoria – nella sua attuale condizione, che la vede privata dei nomi dei caduti presenti un tempo alle pareti, appare di fatto come un luogo in cui l’oggetto della memoria è in realtà assente. L’artista ha scelto di partire da questa situazione di assenza per provare a trasformare l’intero ambiente in un luogo non “della” ma “per la” memoria: uno spazio in grado di amplificare l’immaginazione degli avventori richiamando alla loro mente l’immagine e le emozioni suscitate dal ricordo.
La prima formazione di Cristina Cusani come fotografa è intervenuta nella scelta di suggerire in qualche modo la sensazione che, oltrepassando la soglia della sala espositiva, si entri in una camera oscura per lo sviluppo fotografico. La sua opera è un dispositivo d’immaginazione, all’interno del quale le immagini prendono corpo non attraverso un processo chimico ma attraverso un processo narrativo. Ciò che vi appare è frutto dei ricordi delle tante persone cui l’artista si è rivolta: si tratta di amici, parenti e conoscenti di Napoli, tutti individui legati in qualche modo a lei e alla città; alcuni che ancora ci vivono, altri che l’hanno lasciata e per i quali questo territorio è solo il luogo del passato e della memoria.
Cristina Cusani ha chiesto alle persone coinvolte di dare letteralmente voce al ricordo di qualcosa che non volessero dimenticare, cercando le parole, il tono e la costruzione della frase giusti da pronunciare e registrare. Ne è nata una collezione di ricordi, alcuni dell’infanzia, altri dell’età adulta; frutto di un attimo – e in grado di richiamare un emozione improvvisa ed inaspettata – o ripetuti del tempo – e capaciti di provocare un’affezione sedimentata e profonda.
Le voci dei napoletani di oggi riecheggiano in un monumento costruito per ricordare i nomi dei napoletani di ieri. Le “voci di oggi” danno sostanza e corpo alle “voci di ieri”. Le parole pronunciate si confondono con quelle mai pronunciate. I buchi sui marmi, che un tempo contenevano le lettere dei nomi dei caduti in guerra, smettono di essere una “ferita”, testimoni di un’assenza, e si riempiono di voci e parole nuove. Poco importa chi siano coloro che le pronunciano, poco importa che i nomi siano stati cancellati: per ogni persona che non c’è più, c’è stato un un ricordo di lei che ha continuato a resistere nella memoria dei suoi cari.”
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 2 luglio e sarà visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 16.30 o su appuntamento scrivendo a info@arsenalenapoli.it
INFO
Quello che non vuoi dimenticare
A cura di Marco Izzolino
Palazzo Fondi, Via Medina 24. Napoli
27 maggio – 2 luglio
Aperta tutti i giorni ore 10-16.30 e su appuntamento
Inaugurazione 26 maggio ore 18